martedì 21 marzo 2017

L'infinita e vana attesa al "Telecup" 
e il consiglio dell'Ufficio Relazioni al Pubblico dell'Ausl...



Sono rimasto colpito dal leggere sulla Nazione di oggi del tentativo plurimo e vano di un'anziana pistoiese di prenotare un esame al Telecup.
Infinite telefonate e un tentativo all'Urp dell'Ausl finito male con un atteggiamento scortese degli operatori.
La risposta è sempre la solita: "Il Telecup è quasi irraggiungibile, dovete prenotare gli esami di persona".
Certo, per chi ha problemi di deambulazione come l'anziana signora o per chi, come me e migliaia di altri pistoiesi è lavoratore pendolare in altre città, il suggerimento suona come una beffa.
Che senso ha attivare un servizio (che peraltro è a pagamento...) magari con strombazzanti comunicati stampa e renderlo quasi inutilizzabile?
Personalmente aggiungo un altro punto: ho dovuto provare a prenotare una visita oculistica pediatrica per mio figlio.
Liste chiuse, anche nelle strutture convenzionate.
Nuovi tentativi per poi scoprire che le liste NON A PAGAMENTO erano state riaperte e, immediatamente saturate.
Ricordate Vanna Marchi?
Via alle telefonate!!!
Anche io, per il bene di mio figlio, mi rassegnerò, come la signora a prenotare la visita a pagamento, magari nelle stesse strutture convenzionate che esauriscono in una sola giornata i pochi posti disponibili in convenzione con il sistema pubblico.
Dimenticavo. 
Sapete qual è stato il consiglio amichevole dell'Urp al sottoscritto (anche io, esasperato come la signora ho chiamato...)
"Ecco, se vuole le dò il numero del Cup di Prato. Quello sì è più facilmente utilizzabile..."
Davvero un bello spot per la sanità pistoiese, davvero una lesione profonda dei diritti di cittadinanza, di bambini, lavoratori e anziani.

Francesco Lauria
http://www.pistoiafuturo.blogspot.it



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